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Le attività di Educazione alla Terra

I programmi e le attività di Educazione alla Terra consistono in magiche avventure di apprendimento costituite da una serie di attività strutturate e progettate con cura e attenzione, mirate ad obiettivi specifici. La loro finalità è di produrre un cambiamento nel nostro stile di vita e nelle nostre abitudini ambientali. Sono esperienze mirate, sequenziali, cumulative e avventurose, progettate per ottenere risultati specifici di apprendimento, al contrario di collezioni di attività casuali. 

Tutte le attività coinvolgono tutti i partecipanti rendendoli attori attivi. Sia i programmi completi sia le singole attività sono rivolti a tutte le fasce di età (da 0 a 99 anni), ad istituti scolastici, a gruppi eterogenei, a famiglie ecc… e sono coperti da copyright.

An alternative nature experience

Passeggiate con la terra

Le Passeggiate con la Terra™ sono un modo  armonioso di percepire la natura con un tocco di freschezza, gioiosità e avventura. L’accento viene posto sulla necessità di risvegliare tutti i sensi e di acuire le capacità percettive nei confronti dell’ambiente che ci circonda. Attraverso attività coinvolgenti, ci si immerge alla scoperta delle meraviglie naturali, dalle più piccole alle più profumate, alle loro innumerevoli forme e consistenze e alle loro caratteristiche nascoste….

Una Passeggiata con la Terra™ affina i sensi e le percezioni, incoraggiando un contatto di prima mano con il mondo naturale in modo emozionante e stimolando un profondo e duraturo legame affettivo con il nostro Pianeta e le sue meravigliose forme di vita.

Conceptual Encounter I™ – Conceptual Encounter II™

Incontri Concettuali

Queste attività sono ottimi strumenti per la costruzione di programmi completi dell’Istituto.

Sono focalizzate allo sviluppo profondo delle comprensioni di ogni singolo concetto ecologico, fluendo a piccoli passi dall’astratto al concreto.

Ogni attività di Incontri Concettuali tratta uno dei quattro concetti ecologici fondamentali: il flusso di energia, il ciclo dei materiali, le interrelazioni e il cambiamento nel tempo.

Experiencing a wild place in the spirit of john muir

Muir Trek

Il Muir Trek™ è un’esperienza contemplativa per un piccolo gruppo di 6-12 adulti che passeggiano in un luogo naturale dall’alba al tramonto, portando con sé la curiosità per le meraviglie della vita e l’apertura a ciò che si rivelerà quando il Pianeta si trasformerà insieme alla luce del sole. 

Si lasciano alle spalle pensieri, preoccupazioni, orologi e telefoni.

Ispirato agli scritti del naturalista scozzese-americano John Muir, il trekking mette in evidenza gioia, celebrazione, allegria e avventura, mentre i partecipanti trascorrono lentamente tutta la giornata in natura ammirandone le ricchezze invece che le sfide.  L’unica meta è la scomparsa del sole oltre l’orizzonte. La giornata è caratterizzata dagli stimoli di colui che conduce, che aiuta i partecipanti a sondare e approfondire il loro rapporto con la natura.

C’è tempo per vagare, per sedersi e osservare, per riflettere sul fatto che si stia attraversando una soglia della percezione e dell’emozione umana e per lasciare che l’euforia di essere vivi nel flusso della vita travolga tutti.

Divagare in campagna

Country Rambles

Originariamente concepito come una passeggiata pomeridiana in campagna, un Country Ramble può svolgersi in qualsiasi stagione. I partecipanti passeggiano e vagano in silenzio, godendosi la giornata e segnalando i “reperti” speciali scoperti, fino a raggiungere una sorpresa “naturale”.

… Una passeggiata che si trasforma in un’avventura meravigliosa in natura …

Festa di scoperta

Viewing Parties

Attività ispirata ad una tradizione giapponese che si svolge in gruppo il quale viene condotto ad assistere ad una “visione speciale” di un evento naturale…

Divertimento strutturato, non gioco disorganizzato

Oggi tutti gli operatori del settore sembrano parlare di “raggiungere i giovani”, l’assunto di fondo è che qualsiasi contatto con la natura sia positivo, ma il problema è che potrebbe non essere sufficiente. Anzi, è molto probabile che non lo sia. Quei ragazzi che sono cresciuti più a contatto con la natura, una o due generazioni fa, sono gli stessi che oggi hanno un impatto negativo su di essa. Molti dei tentativi di rinnovamento di oggi hanno fatto dei loro mezzi i loro fini. Fortini e case sugli alberi, riti di passaggio, narrazione di storie, esperienze nella natura selvaggia, abilità di sopravvivenza, ecc. forniscono forse un quadro di riferimento e un senso di avventura, ma nel nostro campo i loro risultati ambientali spesso non sono quelli da cui si è partiti nel progettarli, per cui finiscono per non avere un programma accuratamente elaborato per raggiungere determinati fini. Questo significa che questi ricordi di un’epoca precedente non hanno valore? No, certo che no, ma non significa nemmeno che stiano fornendo una risposta educativa seria ai nostri problemi ambientali. Pensavamo che fosse questo il compito. I leader del nostro settore oggi descrivono queste gite non strutturate nella natura in termini entusiastici, ma trascurano tutti i danni che sono stati fatti. La continua distruzione dell’ambiente è avvenuta per mano di tutti quei bambini che giocavano nella natura senza sapere cosa stavano davvero facendo. E non lo sanno ancora oggi.

Da dove si pensa che provengano tutti gli anti-ambientalisti, i negazionisti del cambiamento climatico, gli ossessionati dalla proprietà privata..? Dai bambini che non hanno potuto costruire capanne? Per quanto riguarda l’ “apprendimento focalizzato sul bambino”, l’altra teoria in voga di questi tempi, viene seguita ora in modo errato; questa teoria prevede che l’insegnante faccia tutto ciò che il bambino vuole fare, quando lo vuole fare. Non si tratta di un apprendimento focalizzato sul bambino, ma un abrogare la propria responsabilità di educatore. I programmi oggi basati su questa versione distorta della teoria si rivelano spesso altamente manipolativi (anche se in modo sottile), ma non ammettono mai di esserlo. Se vogliamo seriamente educare le persone a vivere in modo più leggero sul pianeta, perché non abbandonare i discorsi fuorvianti e dedicarsi al lavoro in modo ben strutturato, mirato e sequenziale?
Pensiamo di prestare molta attenzione al bambino nelle attività che progettiamo, ma l’apprendimento incentrato sul bambino non prevede di chiedergli di elaborare il progetto stesso. Come sosteneva John Dewey cento anni fa: “L’insegnante progetta e facilita attività che portano ad esperienze significative”.

Questo è ciò che facciamo noi. Non chiediamo al bambino di progettare le attività, le elaboriamo in base a ciò che attrae il bambino e a ciò che può “agganciare” una determinata fascia di età. J.K. Rowling non ha creato qualcosa basato sugli interessi transitori dei giovani di oggi; ha creato un intero mondo basato su motivazioni universali e senza tempo (JRR Tolkien ha fatto lo stesso per gli adulti). Abbiamo cercato di fare qualcosa di simile per comprendere e conoscere il Pianeta, i suoi sistemi e comunità naturali. Tentativi deboli in confronto, ma il nostro intento è stato onesto. Non suggeriamo che sia il bambino a creare l’arco narrativo.

Steve Van Matre

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